domenica 25 agosto 2013

Pratica spirituale per l’eliminazione dei pensieri molesti

Come chiudete la porta di casa vostra per non far entrare persone estranee, allo stesso modo chiedete la vostra mente ai pensieri molesti che possono produrre un’impressione sgradevole al vostro cervello. Cosi facendo diventerete saggi e raggiungerete un’infinita pace e beatitudine. Cancellate la brama, la cupidigia e l’egoismo, nutrite solo pensieri puri. E’ senza dubbio un compito difficile per il quale dovete dedicare le migliori energie se volete riuscire. Ma i risultati li vedrete dopo breve tempo. L’annientamento di un pensiero cattivo vi darà forza sufficiente per annientare altri pensieri simili e questo fatto svilupperà in voi una maggiore forza d’animo e di volontà. Pertanto non disperate se vi capita di non riuscire a combattere un pensiero indesiderato. Riuscirete in seguito, perché voi accumulate nei vostri tentativi una forza spirituale interiore che si sviluppa sempre più in voi e che si manifesterà gradualmente. Certamente arriverete ad esserne coscienti.

Un pensiero molesto che si inserisce nella vostra mente vi può provocare un gesto di repulsione: è il segno del vostro progresso spirituale, è lo stato di crescita e di sviluppo interiore. Sarete spesso tormentati da pensieri di azioni riprovevoli compiute nel passato. Anche questo è un segno di risveglio spirituale, e non vi capiterà più di ripetere gli stessi errori.
Sia la mente che il corpo tremeranno e rabbrividiranno alla prospettiva di compiere la stessa cattiva azione di una volta. Continuate a praticare la meditazione con assiduità e in voi si instaurerà un processo tale per cui tutti i ricordi di azioni e di pensieri cattivi si dissolveranno da soli, facendovi sentire completamente felici e in un clima di purezza e di pace.
All’inizio, quando vi disponete a meditare, la vostra mente verrà assalita da ogni tipo di pensiero estraneo. Potreste chiedervi: “Perché avviene questo assalto proprio durante la meditazione, quando si tenta di avere unicamente dei pensieri puri?”. Le molte difficoltà che si incontrano su questo sentiero fanno tralasciare ai neo-aspiranti alla meditazione questa pratica. E’ come il tentativo che si compie per salire in groppa ad un asino, che è desideroso soltanto di buttarvi a terra.

Il vecchio pensiero instabile e non essenziale per il progresso dell’adepto si ripresenta combattivo e forte, proprio nel momento in cui cercate di contrastarlo con un pensiero buono. E’ la strenua lotta del nemico che cerca di resistere con tutte le forze quando lo attaccate nella battaglia. Nella natura esiste una legge di resistenza. Il vecchio pensiero inutile si rifiuta di credere che possa essere allontanato. Non lasciatevi prendere dallo sconforto.
I pensieri di questo genere diventeranno sempre più inconsistenti con la pratica della meditazione. Giungerà il momento in cui non esisteranno più, perché verranno sopraffatti dai pensieri positivi. E’ una legge della natura, per cui i pensieri bassi e incerti non possono contrastare quelli elevati e forti. E’ sempre il coraggio che ha la meglio sulla paura, come la pazienza ha la meglio sull’irritabilità, l’amore sull’odio, la purezza sulla brama, ecc. Esiste un elemento che vi indica il grado della vostra crescita spirituale ed è il fatto che vi sentite a disagio quando durante la meditazione siete assaliti da un pensiero indesiderato e inutile.

Nel passato non avete mai negato alloggio ai pensieri vani o maligni, anzi, davate loro il benvenuto e cercavate di trattenerli a lungo. Perseguendo la pratica spirituale con tenacia e perseveranza, riuscirete pienamente nel vostro intento. Anche l’aspirante meno convinto si renderà conto del cambiamento meraviglioso che è avvenuto in lui solo dopo due o tre anni di pratica continua di meditazione e di Japa. Ad un certo punto non potrà più smettere di eseguire gli esercizi, poiché se li interrompesse anche per un sol giorno, avvertirebbe la mancanza di un qualcosa, per cui ne risentirebbe tutto il suo equilibrio fisico e psichico.

Swami Sivananda Saraswati

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